sabato 29 gennaio · 19.30 - 23.30
Metricubi presenta:
COLLETTIVO GINSBERG live concert
...Nel territorio al confine tra varie espressioni musicali si muove il Collettivo Ginsberg: in quello spazio invisibile che unisce il cantautorato blues alla sperimentazione elettrica e acustica.
Prendendo spunto da un passato musicale che univa ballate e intime atmosfere a furiosi momenti sonori, il gruppo confeziona un approccio musicale che si distanzia – quel poco che basta - dalla tradizionale forma canzone pur usandola come trampolino per divagazioni sonore, improvvisazioni, finanche collaborazioni con altri musicisti che hanno portato il gruppo ad accostarsi a strumenti e approcci diversi (sia per le esibizioni dal vivo che in studio).
I testi riflettono la ricerca di uno stile musicale e letterario al tempo stesso, con richiami ai contenuti onirici e riflessivi della poesia beat. La musica, talvolta, si propone come ispirato omaggio ai testi e agli autori di riferimento per il gruppo.
Immaginatevi in una stanza, la porta aperta si affaccia su uno stretto corridoio in penombra - Bertolt Brecht e Kurt Weill che trascinanti una morrisoniana ombra precedono un Tom Waits che porta in braccio Nick Cave ed una pianta carnivora vestita di rosso.
COLLETTIVO GINSBERG è un progetto musical-letterario concepito nel 2004 da Cristian Fanti (voce, piano) e Andrea Rocchi (chitarre).
I primi due album vengono registrati entrambi nell'arco del 2008.
“I Refuse to give up my obsession” è un lavoro di recupero e restauro di tutto il materiale fino a quel momento registrato in sala prove (ufficialmente denominata Il Vaso di Pandora), cercando una forte e riconoscibile particolarità nell'approccio musicale.
In autunno la band dà alla luce “Pregnancy”: un piccolo universo disomogeneo e verosimile. Il risultato della mutua fecondazione tra il gruppo e musicisti di diversa cultura e formazione (Italia, Albania, Macedonia, Norvegia), è un disco maturo, un lavoro dai diversi respiri dove le passioni letterarie si mostrano con orgoglio insieme alla crescita dello spessore musicale.
Nella primavera 2009 il Collettivo è nuovamente affacendato. Il neonato progetto battezzato “Nell’immaGinario collettivo” propone insoliti reading di testi noti conditi con diavolerie elettroniche e strumenti dai nomi inusuali ed esotici. Autoprodotto come gli altri lavori della band, l'album dal titolo "Tutti sono seri tranne me", permette ai ragazzi di approcciarsi a diversi contesti live quali concerti da strada, librerie e locali più piccoli in cui non troverebbero spazio gli, ormai, 7 elementi del gruppo.
Il Collettivo Ginsberg è composto da:
Cristian Fanti: voce, piano
Andrea Rocchi: chitarre, loops
Giovanni Pistocchi: batteria, percussioni
Gabriele Laghi: contrabbasso
Alberto Bazzoli: piano, organo, rhodes
Federico Visi : chitarre, synth, autoarph, loops
Simone Rossi: clarinetto, ukulele, glockenspiel
Ronnaug Tingelstad: voce, violino
www.collettivoginsberg.com
www.myspace.com/collettivoginsberg
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"Il Collettivo Ginsberg si diverte a giocare, affrontando con allegria e spensieratezza un'arte che troppe volte viene presa sul serio da chi la musica non la sa fare."
(ROCKIT)
"Una serie di allusioni e rimandi [...] intensi ed efficaci, ipnotici e rivoluzionari. Le loro ballads sono come delle “bad lullabyes”, canti serali per far addormentare pensieri cattivi o, ormai, stanchi. C'è un'aura di fioritura al contrario ed una sensibilità che regala brividi sinceri."
(SALTINARIA)
"Ci assestano un colpo al cuore ed uno allo stomaco, attraverso brani che farebbero la loro bella figura (complimentone!) negli album di Nick Cave “Maudì”, Tom Waits “The farm”, Doors “Woodstock Cypress”, Pink Floyd lo strumentale “The Wish” e la psichedelica “Yama”, Nick Drake “To The Womb”"
(MESCALINA)
"La parola d’ordine è “sperimentazione” sia nelle sonorità, nelle soluzioni musicali, nella carovana di ospiti che allarga gli orizzonti"
(MUSICALOLTRANZA)
"Con “Pregnancy” ci si trova di fronte a un disco abile nel rielaborare un retroterra musical-letterario radicato in un immaginario ben preciso: quello che nasce dalla beat generation, dal carattere forte del suo messaggio poetico, e che a suon di chitarre elettriche, Rhodes, batteria, basso [...] si fa strada verso la modernità."
(IL MUCCHIO SELVAGGIO)
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Apertura con aperitivo ore 19.30
Inizio concerto ore 20.30
Ingresso riservato possessori tessera Arci