Monday, January 31, 2011

AMORE, AMORE, AMORE...AMORE TANTA GENTE. Spettacolo di musica e burattini





sabato 5 febbraio · 19.30 - 23.30

AMORE, AMORE, AMORE... AMORE TANTA GENTE...
Spettacolo di Musica e Burattini

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Chi di noi non ha mai pensato, almeno una volta, di essere dietro le quinte di un teatro ed improvvisamente impersonificare qualcosa e qualcuno che mai nella realtà potrà veramente essere?
Solo ai burattini è concesso tutto, si amano, si odiano, si picchiano, muoiono e risorgono, in maniera sensata o disarticolata, appassionata od onirica; in pochi movimenti il luogo e lo spazio cambiano, e tutto rinizia di punto in bianco. Una paradossale coerenza del nostro vivere quotidiano.

L'arte dei burattini non muore mai. Così anche l'eroe dei burattini Arlecchino, in questo spettacolo, sopravvive ed arriva ai giorni nostri, con altri e nuovi problemi da risolvere: disoccupato e senza una donna.. Inizia così quella che sembra la classica avventura di un personaggio della Commedia dell'Arte, ma che presto si trasformerà in un viaggio inaspettato, nel tempo e nello spazio.
Il Teatro di Figura non si rivolge quindi solo al pubblico dei bambini, ma si coniuga con il cabaret, l'arte di strada, l'improvvisazione ed il grottesco, per approdare infine alla satira.

Lo spettacolo è accompagnato da interventi musicali che spaziano nel repertorio musicale, nella totale contaminazione di generi diversi, dalla musica leggera a elementi di elettronica, in un insieme in cui la musica non è solo colonna sonora, ma dialoga con i burattini in scena, diventando talvolta protagonista della narrazione.



Burattini e Oggetti di scena - Giorgio Benotto e Chiara Angolani
Violino- Pietro Pontini
Fisarmonica - Veronica Canale
Fagotto- Matteo Mingato
Batteria- Lorenzo De Vettor


Apertura ore 19.30
Inizio spettacolo ore 21.30 esatte

Ingresso riservato possessori tessera Arci

Kino³ - proiezione e incontro con il regista PIETRO MARCELLO




giovedì 3 febbraio · 19.30 - 23.30

Kino³, il programma cinematografico di Metricubi, chiude questo primo ciclo di proiezioni con un altro importante appuntamento:

Incontro con il regista PIETRO MARCELLO
e proiezione dei film
IL PASSAGGIO DELLA LINEA (ore 20.00) e LA BOCCA DEL LUPO (ore 21.30)
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IL PASSAGGIO DELLA LINEA
Italia, 2007, 60’.

I treni espressi a lunga percorrenza ogni notte attraversano l’Italia e sono da tempo abbandonati a un destino di lento degrado. Il passaggio della linea è un viaggio attraverso il paese a bordo di uno di questi treni dove si mescolano dialetti e lingue diverse. I passeggeri sono per lo più pendolari in viaggio verso il nord o immigrati che trovano lavori temporanei in giro per l’Italia. Ognuno di loro porta con sé la sua storia, mentre fuori dai finestrini appannati scorrono paesaggi diversi, alcuni segnati dolorosamente dall’intervento dell’uomo altri ancora intatti, di una bellezza abbagliante.
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2007, dove ha ricevuto la Menzione Speciale per il premio Orizzonti DOC, e poi selezionato in numerosi festival internazionali

LA BOCCA DEL LUPO
Italia, 2010, 76’.

Un uomo torna a casa, dopo una lunga assenza. Nel ghetto della città vecchia lo attende da anni la compagna di una vita. Mary in strada ed Enzo in carcere si sono aspettati e voluti sin dal tempo del loro incontro dietro le sbarre, quando ancora si mandavano messaggi muti. Una casetta in campagna sopra la città e il suo mare, questo è il loro sogno, lontano dal tempo presente, sospeso. Ora e ancora, condividono il loro destino con i compagni degli abissi, nel dedalo di Croce Bianca, Madre di Dio, Sottoripa…nomi antichi di un posto non ancora moderno dove il Novecento s’è incagliato come una nave senza ancora. Selezionato in più di 60 festival internazionali, Premio Miglior Film e Premio Fipresci al Torino al Film Festival, Nastro d'Argento e David di Donatello per il Miglior Documentario, Premio Caligari e Teddy Award al Festival di Berlino 2010.

PIETRO MARCELLO è nato a Caserta nel 1976. Autodidatta, ha lavorato in carcere come educatore, tra il 1998 e il 2003 è stato organizzatore e programmatore cinematografico presso il Damm di Montesanto. Nel 2002 realizza il radiodocumentario Il Tempo dei Magliari e l’anno successivo realizza i corti Carta e Scampia.Comincia nel 2004 la realizzazione dei documentari Il cantiere, La baracca e Grand Bassan. Metricubi presenta i suoi ultimi lavori, Il Passaggio della Linea del 2007 e La Bocca del Lupo, del 2009.

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"Non so se questo film è un documentario. Vuole esser un piccolo ‘poema notturno, un piccolo film di creazione e montaggio."
(PIETRO MARCELLO)

"Il passaggio della linea [...] è la rivelazione del festival e Pietro Marcello la sua più bella scoperta. Film ipnotico e denso di segnali, fonde, senza didascalismi, le esigenze del racconto e dell’inchiesta con quelle della poesia e del cinema"
(Dario Zonta, L'UNITA')

"Di documentari come quello di Pietro Marcello, nel nostro Paese, si avverte un bisogno quasi fisico, carnale."
(Alessia Spagnoli, CLOSE-UP)

"Un mondo sotterraneo ed alternativo viene alla luce, con efficacia e poesia."
(Anna Maria Pasetti, CINEMATOGRAFO.IT)

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"Il mio sguardo sul presente è quello di un forestiero che racconta ciò che vede dalla finestra, lo sguardo sul passato e sulla Grande Storia è rappresentato dai genovesi che silenziosamente sono riusciti a raccontarla attraverso l’oculare di una cinepresa."
(PIETRO MARCELLO)

"This experimental doc is a gem"
(Dave Calhoun, TIME OUT LONDON)

"Un des plus beaux films sortis cette année, pas moins. […] Pietro Marcello, le réalisateur, construit une oeuvre à la fois simple et sophistiquée"
(Eric Libiot, L'EXPRESS)

"Dans la scénographie comme dans le cut up, [La bocca del Lupo] témoigne d’une vibration, d’un pollen de cinéma comme il est devenu rare d’en respirer."
(Olivier Séguret, LIBÉRATION)

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Apertura con aperitivo ore 19.00
Inizio prima proiezione ore 20.00
inizio senconda proiezione ore 21.30

Posti limitati.
Ingresso riservato possessori tessera Arci

Wednesday, January 26, 2011

COLLETTIVO GINSBERG live concert




sabato 29 gennaio · 19.30 - 23.30

Metricubi presenta:

COLLETTIVO GINSBERG live concert

...Nel territorio al confine tra varie espressioni musicali si muove il Collettivo Ginsberg: in quello spazio invisibile che unisce il cantautorato blues alla sperimentazione elettrica e acustica.
Prendendo spunto da un passato musicale che univa ballate e intime atmosfere a furiosi momenti sonori, il gruppo confeziona un approccio musicale che si distanzia – quel poco che basta - dalla tradizionale forma canzone pur usandola come trampolino per divagazioni sonore, improvvisazioni, finanche collaborazioni con altri musicisti che hanno portato il gruppo ad accostarsi a strumenti e approcci diversi (sia per le esibizioni dal vivo che in studio).
I testi riflettono la ricerca di uno stile musicale e letterario al tempo stesso, con richiami ai contenuti onirici e riflessivi della poesia beat. La musica, talvolta, si propone come ispirato omaggio ai testi e agli autori di riferimento per il gruppo.
Immaginatevi in una stanza, la porta aperta si affaccia su uno stretto corridoio in penombra - Bertolt Brecht e Kurt Weill che trascinanti una morrisoniana ombra precedono un Tom Waits che porta in braccio Nick Cave ed una pianta carnivora vestita di rosso.


COLLETTIVO GINSBERG è un progetto musical-letterario concepito nel 2004 da Cristian Fanti (voce, piano) e Andrea Rocchi (chitarre).
I primi due album vengono registrati entrambi nell'arco del 2008.
“I Refuse to give up my obsession” è un lavoro di recupero e restauro di tutto il materiale fino a quel momento registrato in sala prove (ufficialmente denominata Il Vaso di Pandora), cercando una forte e riconoscibile particolarità nell'approccio musicale.
In autunno la band dà alla luce “Pregnancy”: un piccolo universo disomogeneo e verosimile. Il risultato della mutua fecondazione tra il gruppo e musicisti di diversa cultura e formazione (Italia, Albania, Macedonia, Norvegia), è un disco maturo, un lavoro dai diversi respiri dove le passioni letterarie si mostrano con orgoglio insieme alla crescita dello spessore musicale.
Nella primavera 2009 il Collettivo è nuovamente affacendato. Il neonato progetto battezzato “Nell’immaGinario collettivo” propone insoliti reading di testi noti conditi con diavolerie elettroniche e strumenti dai nomi inusuali ed esotici. Autoprodotto come gli altri lavori della band, l'album dal titolo "Tutti sono seri tranne me", permette ai ragazzi di approcciarsi a diversi contesti live quali concerti da strada, librerie e locali più piccoli in cui non troverebbero spazio gli, ormai, 7 elementi del gruppo.

Il Collettivo Ginsberg è composto da:
Cristian Fanti: voce, piano
Andrea Rocchi: chitarre, loops
Giovanni Pistocchi: batteria, percussioni
Gabriele Laghi: contrabbasso
Alberto Bazzoli: piano, organo, rhodes
Federico Visi : chitarre, synth, autoarph, loops
Simone Rossi: clarinetto, ukulele, glockenspiel
Ronnaug Tingelstad: voce, violino

www.collettivoginsberg.com
www.myspace.com/collettivoginsberg

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"Il Collettivo Ginsberg si diverte a giocare, affrontando con allegria e spensieratezza un'arte che troppe volte viene presa sul serio da chi la musica non la sa fare."
(ROCKIT)

"Una serie di allusioni e rimandi [...] intensi ed efficaci, ipnotici e rivoluzionari. Le loro ballads sono come delle “bad lullabyes”, canti serali per far addormentare pensieri cattivi o, ormai, stanchi. C'è un'aura di fioritura al contrario ed una sensibilità che regala brividi sinceri."
(SALTINARIA)

"Ci assestano un colpo al cuore ed uno allo stomaco, attraverso brani che farebbero la loro bella figura (complimentone!) negli album di Nick Cave “Maudì”, Tom Waits “The farm”, Doors “Woodstock Cypress”, Pink Floyd lo strumentale “The Wish” e la psichedelica “Yama”, Nick Drake “To The Womb”"
(MESCALINA)

"La parola d’ordine è “sperimentazione” sia nelle sonorità, nelle soluzioni musicali, nella carovana di ospiti che allarga gli orizzonti"
(MUSICALOLTRANZA)

"Con “Pregnancy” ci si trova di fronte a un disco abile nel rielaborare un retroterra musical-letterario radicato in un immaginario ben preciso: quello che nasce dalla beat generation, dal carattere forte del suo messaggio poetico, e che a suon di chitarre elettriche, Rhodes, batteria, basso [...] si fa strada verso la modernità."
(IL MUCCHIO SELVAGGIO)

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Apertura con aperitivo ore 19.30
Inizio concerto ore 20.30

Ingresso riservato possessori tessera Arci

Monday, January 24, 2011

Kino³ - BELOW SEA LEVEL un film di Gianfranco Rosi




giovedì 27 gennaio · 19.30 - 23.00


Kino³, il programma cinematografico di Metricubi, prosegue con la restrospettiva dedicata a Gianfranco Rosi, presentando

BELOW SEA LEVEL
di Gianfranco Rosi
Italia/USA, 2008, 105’
...v.o. inglese, sott. italiano

In una terra di nessuno, a 40 metri sotto il livello del mare, in una base militare dismessa a 250 km a Sud Est di Los Angeles, vive un gruppo di persone ai confini del mondo, senza elettricità, senza acqua, senza polizia, senza governo. Ken e Lily, Carol e Wayne, Mike, Cindy, Sterling...la comunità che appariva in “Into the Wild” di Sean Penn. Non hanno rifiutato la società, le convenzioni, la “normalità”, ma ciascuno di loro, per circostanze diverse, si è trovato “fuori”.
Selezionato in più di 40 festival internazionali, Below Sea Level ha ottenuto il Premio Orizzonti Doc. alla 65. Mostra del Cinema di Venezia, i premi Miglior Film e Giuria Giovani al festival Cinéma du Réel di Parigi, il Premio Miglior Film al festival One World di Praga e numerosi altri riconoscimenti.

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The film is a documentary dealing with actual places, people and events. But it feels like a fable because the people are outsized, because the terrain is huge and suggests myth, and because the stories interwave, not to solve or drive a plot, but to demonstrate the flow of life itself. Events can seem random when time will reveal them to be determined. In part, this is a return to documentary in the manner of Flaherty: "The possibility of finding romance in realistic materials sometimes through the value of simple observational camera work that could capture the essence of things".
Thus, observation without judgment, as if nothing outside that reality existed. Great event or little stories, all kept at this same distance. The film's point of view is simple and naked. It is not the eye of an outsider looking in. It is simply the eye of the place itself witnessing the life of the place. And never blinking. […] [Every scene] simply exists in this place, in this desert, as the sun skins and the ashes and bits of bone float down to the earth. That is the point of view of Below Sea Level.
(GIANFRANCO ROSI)

"È un film miracoloso, il film di una vita. Una ballata che farebbe impazzire Bob Dylan, un poema che incanterebbe Walt Whitman, un romanzo-saggio che conquisterebbe Thoreau"
(Dario Zonta, L'UNITA')

"Although we gain extremely intimate insights into these people’s lives, the camera is far from voyeuristic or sensation-seeking. [...] A refreshing experience in times of pseudo-fiction, mockumentaries, documentary-soaps and other dilutions."
(Arne Kohlweyer, NISIMAZINE)

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Apertura con aperitivo ore 19.30
Inizio proiezione ore 21.00

Ingresso riservato possessori tessera Arci

Friday, January 21, 2011

L'OFFICINA DEI BURATTINI





tutti i venerdi dal 21 gennaio alle 18.00 - al 25 febbraio alle ore 20.30

AAA CERCASI ASPIRANTI MANGIAFUOCO, BURATTINAI ARMATI D'INGEGNO PER LA COSTRUZIONE E IL RECLUTAMENTO DI UNA COMPAGNIA DI BURATTINI CON TESTA DI CARTA E CORPO DI STOFFA PRONTI AD ENTRARE IN SCENA.

Metricubi presenta:

L'OFFICINA DEI BURATTINI
un laboratorio rivolto agli adulti per la realizzazione di burattini di cartapesta e la messa in scena di uno spettacolo carnevalesco.


UN LABORATORIO RIVOLTO AGLI ADULTI PER LA REALIZZAZIONE DI BURATTINI IN CARTAPESTA E LA MESSA IN SCENA DI UNO SPETTACOLO CARNEVALESCO

dal 21 gennaio fino al 25 febbraio, tutti i venerdì.
dalle 18.00 alle 20.30

max. 15 partecipanti.
contributo d'iscrizione per acquisto materiali: 5€


PER ISCRIZIONI e INFORMAZIONI:
metricubi@gmail.com
chiar.angolan@gmail.com
nikole@email.it

Riservato possessori tessera Arci.

Monday, January 17, 2011

SPRITZ FILOSOFICO




martedì 18 gennaio · 21.00 - 22.30

Metricubi presenta il ritorno di una delle sue attività cult:

SPRITZ FILOSOFICO
Dall'argomento al concetto. Con i Peanuts cerchiamo la definizione che ci mette in gioco.

Lavorare sulle parole per ragionare con semplicità sugli aspetti problematici della vita.
Se uno spritz è composto da 1/3 di acqua, 1/3 di vino, e 1/3 di liquore, uno spritz filosofico è una miscela di trasparenza propria dell'acqua, di veritas..in vino, e di calore liquoroso.


giovedì 18 gennaio
ore 21.00

Il prossimo appuntamento con lo Spritz Filosofico sarà martedì 15 febbraio.

ingresso riservato possessori tessera Arci

Sunday, January 16, 2011

Kino³: proiezione e incontro con il regista GIANFRANCO ROSI




Kino³, il programma cinematografico di Metricubi, continua con un appuntamento imperdibile:

giovedì 20 gennaio · 19.30 - 23.30

Incontro con il regista GIANFRANCO ROSI
e proiezione dei film
BOATMAN (ore 20.00) e EL SICARIO - ROOM 164 (ore 21.30)
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BOATMAN
Italia/India, 1994, 55’
v. o. hindi e inglese, sott. italiano

Un viaggio in barca sul Gange, insieme a Gianfranco Rosi e al barcaiolo Gopal Maji. Il fiume e il suo popolo sfilano davanti ai loro occhi e il film si trasforma in un viaggio puro, senza destinazione. Desiderio di comprensione, ironia, fatalismo e contatto autentico, lontano dal reportage televisivo e dal facile esotismo.
Selezionato in concorso al Sundance Film Festival nel 1994, Boatman ha poi raccolto molti riconoscimenti in numerosi festival internazionali.

EL SICARIO - ROOM 164
Italia/Francia, 2010, 80’
v.o. spagnolo, sott. italiano

Un documentario che si avvicina ad una pièce di teatro contemporaneo sulla vita di un killer che ha ucciso centinaia di persone per i narcos messicani, è esperto in torture e rapimenti, ha lavorato come comandante della polizia statale ed è stato addestrato dall’FBI. Sulla sua testa pende una taglia di 250.000 dollari. Ispirato dal saggio The Sicario di Charles Bowden, pubblicato nel 2009 su “Harper’s Magazine”, il film è stato girato nella stanza di un motel al confine tra Messico e Stati Uniti. Selezionato nella sezione Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia 2010, ha ricevuto il premio per il Miglior Film a Doc Lisboa 2010.


GIANFRANCO ROSI, nato ad Asmara, è regista, produttore e direttore della fotografia. Ha vissuto tra Istanbul, New York, Roma e Los Angeles. Si diploma presso la New York University Film School, dove è attualmente guest lecturer, ruolo che ricopre anche presso la SUPSI in Svizzera e il Centro de Capacitación Cinematográfica di Città del Messico.


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“Ero partito alla ricerca dei pellegrinaggi e dei movimenti di folla. Mi ha affascinato la dipendenza degli uomini rispetto al fiume. Il film ha cominciato a prendere forma dopo il mio incontro con Gopal, il barcaiolo [...]. Ho voluto ricreare l’atmosfera di quel giorno, Gopal è diventato il protagonista ed il narratore del film.
In tre anni sono tornato a Benares tre volte, ogni volta restandoci per 2 o 3 settimane. Dall’alba al tramonto, passavo le giornate con Gopal. [...] Sullo schermo appaiono e spariscono diversi personaggi e Gopal resta l’unico punto di riferimento”.
(GIANFRANCO ROSI)

"Boatman is an excellent look at life on and around the Ganges at Benares [...]. Besides the non-judgmental tone, what impresses about this documentary is the way it balances the many contradictions in the teeming lives it reveals, and the way poetry is combined with wit."
(TIME OUT LONDON)

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"Il killer ci ha messi di fronte a un nuovo mondo emergente, molto più grande della sua vita o del suo paese. Ha spinto i nostri sguardi verso il futuro e ci ha sfidati a fermarlo in tempo [...]. Il sicario ci ha insegnato cose che non avremmo mai immaginato."
(GIANFRANCO ROSI e CHARLES BOWDEN)

"A minimalist study in maximum violence, Gianfranco Rosi's "El Sicario Room 164" offers viewers the rare chance to meet a Mexican narco hitman and to live to tell the tale."
(Jordan Mintzer, VARIETY)

"Un filmmaker d’avanguardia, Gianfranco Rosi, il quale lontano da tatticismi e dalle teorie proprie del genere continua a proporre un cinema documentario borderline, solitario, realmente indipendente, ostinato."
(Lorenzo Leone, CINECLANDESTINO)



Apertura ore 19.30
Inizio prima proiezione ore 20.00
inizio senconda proiezione ore 21.30

Posti limitati.
Ingresso riservato possessori tessera Arci

Wednesday, January 5, 2011

LE ASTUZIE FEMMINILI spettacolo musicale di Serio e Faceto @ M3




venerdì 14 gennaio · 19.30 - 23.30

Metricubi presenta:

LE ASTUZIE FEMMINILI
spettacolo musicale di Serio e Faceto

...Nicola Barbagli - fisarmonica
Irene Biancalani - voce


Dall’Italia alla Russia un percorso vissuto attraverso la voce di tante donne che cantano ognuna con la sua musica e le sue parole la propria piccola astuzia per cavarsela in ogni situazione, come
forse Cimarosa le sentì 200 anni fa, partendo dalla tradizionale tarantella napoletana, fino alle danze dei cosacchi passando per l’elegante cabaret francese, il kletzmer più sfrenato e le sensuali
milonghe ispaniche in un colorato spettacolo musicale.

Il tutto condito con un pizzico di teatralità tra il Serio e il Faceto

SERIO E FACETO
Provenienti da formazioni artistiche diverse, il teatro e la musica classica, che li hanno portati ad esibirsi dal Teatro alla Scala, al Royal National Theatre di Londra, dal Teatro Colòn di Buenos Aires allo Schlachthof di Brema trovano il loro primo punto d’incontro nel gruppo di musica popolare Antidotum Tarantulae otto anni fa con il quale hanno pubblicato due album e hanno preso parte ad alcuni dei più importanti festival di musica popolare italiana ed europea.


Apertura con aperitivo ore 19.30
inizio spettacolo ore 21.00 in punto

ingresso riservato possessori tessera Arci

per informazioni:
www.myspace.com/serioefaceto

Kino³ - EN EL FUTURO un film di Mauro Andrizzi @ M3





giovedì 13 gennaio · 19.30 - 23.00


Kino³, il programma cinematografico di Metricubi, presenta:

EN EL FUTURO
di Mauro Andrizzi
Argentina 2010, 52'
...Versione originale spagnolo, sottotitolato INGLESE

"En el futuro" è una raccolta di storie ed è una storia d'amore tra generi. Documentario e fiction, tragedie e farse, storie di fantasmi, baci, telefonate misteriose nel cuore della notte, un uomo geloso e un altro dalla doppia vita...L'accuratezza della messa in scena e la bellezza della fotografia elevano le narrazioni poeticamente e le portano a un punto in cui nulla è definito, nulla è certo, tutto è possibile. Nel frattempo, le domande si accumulano. Di cosa si tratta? Cosa è veramente reale? "En el Futuro' è stato presentato nella sezione Orizzonti all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, è stato selezionato al festival CPH:DOX di Copenhagen e sarà programmato al prossimo Festival di Rotterdam.


"The future is pure speculation. So is love. Each love story in the film takes us to a different past, from a different present. The hope for a bright future is an illusion that keeps us expecting, as it unleashes the anguish of waiting for something extraordinary to happen. In this strange time, shaped by memory pieces and by what could have happened but didn’t, is where the characters of the film inhabit, awaiting the arrival of the future. The storyteller in “In the Future” is a ghost. My ghost."
(Mauro Andrizzi)

"The Argentinian filmmaker Mauro Andrizzi has looked into the crystal ball to give us his take on the future of cinema - or at least on how film can still reinvent itself and continue to subsume us."
(Catalogo ufficiale CPH:DOX 2010)

"Fotografías, imágenes en un bello, cuidado y melancólico blanco y negro, y un aire al cine de David Lynch son algunas de las cosas que propone esta extraña y fascinante película."
(Diego Batlle, OTROS CINES)

"An unclassifiable (fiction, documentary?) episodic film, fulminating and paradoxical moral tales on contemporary forms of eroticism and sexuality."
(MUBI Europe)

Apertura ore 19.30 con aperitivo
Inizio proiezione ore 21.00

Ingresso riservato possessori tessera Arci.

THE IAN FAYS live concert @ M3






mercoledì 12 gennaio · 19.30 - 23.30


Metricubi riapre dopo la pausa natalizia con una serie di appuntamenti imperdibili.

Iniziamo con un tocco di internazionalità presentando la prima tappa italiana del "Jensen's Camera Tour" delle californiane IAN FAYS.

THE IAN FAYS
...LIZZ e SARA FAY, chitarrista la prima, bassista la seconda ed entrambe cantanti, sono sorelle gemelle originarie di Arcata, California, ma da tempo stabilitesi tra le "hills" di San Francisco.
Ispirate dalla scena indie-folk e lo-fi femminile (Azure Ray e Mirah), dagli sperimentalismi synth-pop dei Magnetic Fields, e con una passione per il cantautorato classico a stelle e strisce (da Dylan a Elliot Smith), iniziano a scrivere canzoni assieme alla sorella LENA, mescolando voci delicate, chitarre acustiche, basi elettroniche e vecchi organetti Casio ritrovati in soffitta.

Il loro amore per l’Italia è assodato: l’album di debutto delle Ian Fays - "The Damon Lessons" - uscì per la storica Homesleep nel 2005, seguito da un tour di grande successo.
Ora ritornano con questo "Jensen’s Camera", lavoro registrato in gran parte all’Us Random Calculator Studio di Ghedi (Brescia) da Alessandro Paderno dei Le Man Avec Les Lunettes, mentre il resto delle canzoni proviene dalle session realizzate insieme a Eli Crews (già collaboratore di Deerhoof e Why?).
Il nuovo album gioca con i suoni e gli strumenti tipici della band (le armonie vocali, la fusione di elementi acustici con synth e drum machine), ma durante la produzione si è deciso di privilegiare l’eterogeneità delle canzoni, composte in periodi e luoghi molto differenti.
Alcune erano già in valigia dall’America, altre sono nate proprio in Italia, grazie all’ispirazione di una casa magica in mezzo alla pianura che le ha ospitate per diverse settimane all’inizio dell’estate.

Il collettivo We Were Never Being Boring (www.wwnbb.net) pubblicherà Jensen’s Camera il 3 gennaio e le Ian Fays saranno in tour in Europa dall’inizio del 2011.


Apertura ore 19.30
Inizio concerto ore 20.30
Ingresso riservato possessori tessera Arci

per informazioni:
www.myspace.com/theianfays
www.wwnbb.net
www.headphonesman.net